Le farmacie di comunità sono oggi pronte per offrire servizi finalizzati ad assistere meglio l’utente, contribuire arisolvere i problemi di terapia farmacologica e ridurne gli errori, migliorare l’aderenza alle terapie prescritte, collaborare al monitoraggio intensivo degli ADR,
(Adverse Drug Reactionin) uno scambio proficuo con il medico di MG e il paziente.
I servizi più rilevanti, che fanno oggi parlare di Pharmaceutical Care sono i servizi cognitivi, in cui il farmacista assiste la persona oltre il farmaco, traferendo sul campo e nella pratica quotidiana le sue conoscenze specifiche.
Il farmacista è, per la sua formazione specifica, l’esperto del farmaco, pronto a collaborare con il medico e a consigliare il paziente.
La funzione distributiva della farmacia muta verso una funzione consultiva.
La professione evolve dal modello farmaco-centrico che ha caratterizzato per anni la farmacia, a quello paziente- centrico, non più legato alla logistica e alla dispensazione del farmaco: il focus è la gestione condivisa del paziente per il miglioramento della sua condizione.
La competenza e la conoscenza del farmaco rimangono il valore aggiunto della professione.
Questo riallineamento professionale pone il farmacista all'interno della triade medico- farmacista-infermiere.
È necessario costruire un nuovo linguaggio tra i professionisti: la comunicazione è stata finora frammentaria e spesso non coerente. La comunicazione e la informazione sono le componenti essenziale della relazione tra sanitario e paziente. Lo sviluppo dei servizi cognitivi passa attraverso nuove forme di trasmissione del patrimonio culturale.
le farmacie di comunità «parlino la stessa voce e diano al paziente gli stessi consigli». ... vale anche per gli altri professionisti sanitari !
Fattori contribuenti agli errori in terapia:
- Scarsa comunicazione tra paziente e professionista: 23%
- Azioni di altri (non medico o paziente): 23%
- Errore di giudizio: 22%
- Scarsa comunicazione fra i professionisti sanitari: 19%
- Paziente che consulta altri specialisti: 15%
- Mancato riconoscimento di segni e sintomi: 15%
- Insufficiente anamnesi del paziente: 13%
- Omissione procedure di controllo: 10%
- Medico curante stanco, di fretta: 10%
- Valutazione inadeguata del paziente: 10%
- Paziente che male interpreta il suo problema e/o trattamento: 10%
La collaborazione tra MMG e Farmacista porta a risultati positivi inattesi nel campo del miglioramento della terapia e nella riduzione degli errori.