AIFA: vaccini influenzali per la stagione 2022-2023
Ogni anno, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata ed offerta gratuitamente alle persone a partire dai
sessantacinque anni di età ed ai
soggetti a rischio di qualsiasi età.
Il periodo ottimale per vaccinarsi è quello autunnale e quest’anno la campagna vaccinale prenderà avvio a partire
dal 14 ottobre.
La vaccinazione è offerta ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale.
Il virus dell'influenza può portare complicanze anche gravi, ecco perché la vaccinazione rappresenta un'importante misura di protezione per se stessi e per gli altri, semplifica la diagnosi, riduce le complicanze e favorisce l'efficienza dell'assistenza sanitaria.
La vaccinazione antinfluenzale è particolarmente
raccomandata ed effettuata gratuitamente dal medico curante o dal
centro vaccinale della Asl quando ricorrono questi casi:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni
(A causa del permanere dell’emergenza Covid-19, al fine di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce di età di maggior rischio di malattia grave, per la stagione 2022-2023 la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata ed è offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni).
- bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:
a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO)
b) malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI>30)
d) insufficienza renale/surrenale cronica
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
f) tumori e in corso di trattamento chemioterapico
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
l) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
m) epatopatie croniche
n) perdita di fluidi cerebrospinali
o) alcoolismo cronico
p) asplenia anatomica o funzionale
q) candidati alla splenectomia
r) deficienza dei fattori terminali del complemento
s) riceventi fattori della coagulazione concentrati
- bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
- bambini sani nella fascia d’età 6 mesi – 6 anni
- donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”
- individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
- medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
- familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)
- soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
a) forze di polizia
b) vigili del fuoco
c) altre categorie socialmente utili:
- forze armate
- polizia municipale
- personale della protezione civile
- addetti poste e telecomunicazioni
- volontari dei servizi sanitari di emergenza
- personale di assistenza case di riposo
- personale degli asili nido e scuole di ogni ordine a grado
d) lavoratori particolarmente esposti per attività svolta (l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro è pratica internazionalmente diffusa al fine di contenere ricadute negative sulla produttività)
- personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
a ) allevatori
b) addetti all'attività di allevamento
c) addetti al trasporto di animali vivi
d) macellatori e vaccinatori
e) veterinari pubblici e libero-professionisti
- donatori di sangue
I donatori associati si devono presentare con il tesserino associativo. I donatori non associati si possono presentare con l'apposita autocertificazione, oppure, se in loro possesso, con il tesserino rilasciato dal Servizio trasfusionale delle aziende sanitarie.